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Scommesse Australian Open

In questa sezione del sito SNAI.it puoi scommettere sullo slam di apertura delle stagioni tennistiche, disputato nella seconda metà di gennaio, il banco di prova per saggiare la condizione degli atleti: stiamo parlando dell'Australian Open.

L’Australian Open, il primo dei tornei del Grande Slam a essere disputato nell’anno solare, è un appuntamento imperdibile per ogni appassionato di tennis. Ogni anno i campi di Melbourne accolgono giocatori provenienti da tutto il mondo per cercare di entrare nell’Olimpo dei campioni, e sono altrettanti gli spettatori che arrivano da ogni angolo del pianeta per assistere a questo spettacolo straordinario. Insieme ai tre compagni del Grande Slam (Roland Garros, Wimbledon, US Open), l’Australian Open è fra le competizioni tennistiche più importanti, riconosciuta come un vero e proprio campionato mondiale, dato che è prevista di diritto la partecipazione dei giocatori meglio classificati.

Agli albori del torneo, all’inizio del Novecento, erano solo gli atleti australiani a prendere parte alla competizione. Questo accadeva a causa della lontananza geografica dei giocatori degli altri continenti; basti pensare che una traversata dall’Europa prevedeva ben 45 giorni di mare. Nel 1988 il torneo venne spostato in un nuovo stadio creato ad hoc per l’Australian Open, il Melbourne Park, e da quel momento la competizione, da fanalino di coda del Grande Slam quale era, acquisì sempre maggiore prestigio fino ad allinearsi agli altri tornei del circuito, rispetto ai quali oggi ha pari importanza.

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  • Sport: tennis
  • Paese: competizione internazionale
  • Cadenza: annuale (gennaio)
  • Fondazione: 1905
  • Campione in carica: Jannik Sinner

L'Australia, continente e nazione, richiama un immaginario fatto di terra brulla e rossa, grandi balzi compiuti da un marsupiale che s'avvia verso l'orizzonte, e le squadre di rugby più forti dell'emisfero sud. Eppure l'Australia è anche la terra che ospita uno dei 4 tornei di tennis più importanti del globo insieme agli altri tre slam: Roland Garros, Wimbledon, US Open. Al pari di questi, l'Australian Open è una di quelle competizioni che ogni bambino stretto per le prime volte a una racchetta sogna di conquistare, ma non è sempre stato così. Già nel 1905 aveva inizio quello che fu il primo antenato del torneo moderno: l'Australasian Championship, che nel 1927 cambio nome in Australian Championship, prima che nel '69 (inizio dell'era Open) diventasse l'Australian Open. I primi tornei però venivano disputati solo da atleti australiani, ma non per uno specifico regolamento, bensì per l'enorme viaggio che comportava il doversi recare al torneo (al netto di un montepremi finale che non ripagava lo sforzo).

Ben 45 giorni di mare prevedeva la traversata che partiva dall'Europa, direzione Kooyong Lawn Tennis Club, campo da gioco dell'Open dal 1972 al 1988. Proprio in quest'anno la federazione tennistica australiana decise di spostare il torneo in un nuovo stadio creato ad hoc per l'Australian Open e per attirare più persone: il Melburne Park. Fu un successo sia di pubblico che di spettacolo, considerato che fino ad allora l'Open d'Australia era l'ultimo in ordine di importanza tra i tornei del Grande Slam, l'unico con un montepremi non all'altezza e carente anche in termini di strutture. Con il passaggio a Melburne i tennisti del circuito ricominciarono a frequentare l'emisfero australe grazie ad un torneo che finalmente si era allineato agli altri.

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L’Australian Open è il primo dei 4 tornei di tennis annuali del Grande Slam e viene disputato ogni anno sul cemento del Melbourne Park. È tutto pronto per la stagione di tennis 2025: l’ATP ha infatti già annunciato il calendario provvisorio in vista delle prossima stagione, comprensivo delle date degli eventi più importanti del tennis a livello mondiale. Per quanto riguarda gli Australian Open, l’evento tennistico australiano avrà inizio, anche nel 2025, di domenica, ancora una volta con un giorno di anticipo rispetto al passato, ovvero il 12 gennaio 2025, per concludersi il 26 gennaio al Melbourne Park.

I grandi favoriti per la vittoria degli Australian Open 2025 sono sicuramente Alcaraz e Sinner, i due campioni nascenti, nonché il pluripremiato campione Djokovic, nonostante la sconfitta contro Sinner nella semifinale degli Australian Open 2024. Nel 2025, sul campo del Melbourne Park, ci riproveranno anche Roger Federer e Serena Williams, due pilastri del tennis mondiale.

Il 2024 è stato un anno memorabile, con la vittoria degli Australian Open di Jannik Sinner, che ha riportato il prestigioso torneo in Italia dopo ben 48 anni, dalla vittoria di Panatta al Roland Garros. Nel 2024, Sinner ha scritto pagine di storia sul tennis mondiale e, nel 2025, l’altoatesino punterà a divenire il numero 1 al mondo nel ranking ATP che lo vede in quarta posizione dopo Djoković, Alcaraz e Medvedev.

Tra i favoriti per gli Australian Open edizione 2025 troviamo anche i tennisti che in passato si sono distinti specialmente sulla superficie di gioco in cemento rapido australiano: il campione uscente Jannik Sinner ovviamente, l’italiano Berrettini e Carlos Alcaraz, il più giovane tennista ad avere ottenuto la prima posizione nel ranking ATP, toccando la vetta della classifica a poco più di 19 anni nel 2022. Il tennista spagnolo è stato campione di Wimbledon nel 2023 e punterà a vincere anche gli Australian Open nel 2025.

A partire dalla sua 112esima edizione, ossia quella del 2024, il torneo Australian Open durerà quindici giorni invece di quattordici. Un giorno in più quindi, partendo di domenica anziché di lunedì, come già avviene nel torneo Roland Garros. Si tratta di una decisione di natura economica: la sessione in più consentirà all’organizzazione di ottenere un incasso maggiorato di una giornata. Inoltre, la giornata in più dovrebbe evitare che le partite si allunghino troppo, fino a notte fonda. Da gennaio 2024, il primo slam della stagione si giocherà di domenica e non di lunedì, portando a 3 le domeniche della competizione: l'inaugurazione, la domenica di mezzo e quella in cui si giocherà la finale del singolare maschile. Si comincia quindi domenica 14 gennaio per terminare domenica 28 gennaio. In questa edizione dell’Australian Open tornerà in campo Rafael Nadal, campione slam per ben 22 volte, che non gioca proprio dall'ultima edizione dell'Australian Open a causa di una lesione all’anca. La conferma ufficiale della presenza del 37enne spagnolo è arrivata dal direttore del torneo, Craig Tiley.

La fase del singolare maschile del torneo si è svolta dal 14 al 28 gennaio 2024 presso il complesso di Melbourne Park, e ha visto la partecipazione di alcuni dei migliori giocatori del mondo. Tra i contendenti c'era anche Novak Đoković, il campione in carica e detentore del record di vittorie con 10 titoli già conquistati. Tuttavia, nonostante le sue ambizioni di difendere il titolo, Đoković è stato sorprendentemente eliminato in semifinale da Jannik Sinner, un giovane talento emergente nel panorama tennistico mondiale. La finale del torneo è stata un'epica battaglia tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev. Dopo un inizio difficile in cui sembrava destinato a perdere, Sinner ha dimostrato grande determinazione e resilienza, rimontando dallo svantaggio di due set a zero e conquistando la vittoria con un incredibile punteggio di 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3. La vittoria di Sinner è stata una sorpresa per molti, ma ha confermato il suo talento e la sua capacità di competere ai massimi livelli del tennis mondiale.

Nel singolare femminile abbiamo assistito alla partecipazione di ben sei ex campionesse: Naomi Ōsaka, Sofia Kenin, Caroline Wozniacki, Angelique Kerber e Azaranka, oltre alla già citata Aryna Sabalenka, la campionessa in carica. Sabalenka ha dimostrato di essere all'altezza delle aspettative, difendendo il suo titolo con successo. Il suo trionfo è stato evidenziato da una prestazione dominante nella finale contro Zheng Qinwen, con un netto punteggio di 6-3, 6-2. Inoltre, Sabalenka ha stabilito un nuovo record per il numero minore di giochi persi in un torneo degli Australian Open, con soli 31 giochi persi in totale. Questo risultato la pone in una categoria elite, affiancando il precedente record detenuto da Ashleigh Barty nel 2022, con 30 giochi persi.

Nella competizione del doppio maschile, la presenza della coppia detentrice del titolo, formata da Rinky Hijikata e Jason Kubler, ha attirato l'attenzione degli appassionati. Tuttavia, la loro corsa è stata interrotta al secondo turno da Yannick Hanfmann e Dominik Koepfer, che hanno dimostrato di essere avversari formidabili. La finale del doppio maschile è stata un'emozionante battaglia tra Rohan Bopanna e Matthew Ebden contro Simone Bolelli e Andrea Vavassori. In un match combattuto, Bopanna ed Ebden hanno prevalso con un punteggio di 7-6, 7-5, conquistando così il titolo. La vittoria di Bopanna ed Ebden è stata un'ottima dimostrazione di abilità e determinazione, confermando la loro eccellenza nel doppio maschile e aggiungendo un altro capitolo alla loro storia nel tennis professionistico.

La finale del doppio femminile degli Australian Open 2024 ha visto Su-Wei Hsieh ed Elise Mertens festeggiare la vittoria. La coppia, composta dalla rappresentante di Taiwan e dalla belga, entrambe teste di serie numero 2, ha sconfitto l'ucraina Lyudmyla Kichenok e la lettone Jelena Ostapenko, coppia numero 11 del seeding, con un punteggio di 6-1, 7-5. La partita è durata un'ora e 34 minuti, durante i quali Hsieh e Mertens hanno dimostrato una perfetta combinazione di abilità e determinazione. Questa vittoria segna il settimo trofeo Slam nel doppio femminile per Hsieh, il primo conquistato in Australia, confermando ancora una volta il suo status di giocatrice di grande talento nel doppio. Per Mertens, invece, questo è il quarto successo in un torneo di tale portata. La vittoria alle Australian Open ha inoltre garantito a Mertens il ritorno al numero 1 del mondo nella classifica di doppio, un risultato che sottolinea ulteriormente il suo dominio nel tennis femminile a livello di doppio.

A gennaio 2023 Melbourne Park ha riaperto le porte per ospitare la 111esima edizione dell'Australian Open. Come di consueto, il torneo si compone di competizioni di singolare e doppio maschile e femminile e di doppio misto; oltre a questo, non mancano gli eventi di singolo e doppio per giocatori sotto i 18 anni e giocatori su sedia a rotelle.

Per quanto riguarda il singolare maschile, Novak Djokovic ha conquistato il trofeo per la decima volta battendo in tre set il tennista greco Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6-3, 7-6, 7-6. Un risultato tutt'altro che inaspettato: dal 2008, anno in cui vinse il primo titolo, Djokovic ha vinto tutte le finali degli Australian Open alle quali ha partecipato, affermandosi come il tennista più vincente nella storia del torneo australiano. Con questo successo, il serbo raggiunge un colosso come Rafael Nadal con 22 vittorie nei tornei dello Slam; proprio Nadal aveva vinto la scorsa edizione degli Australian Open che Djokovic aveva saltato perchè sprovvisto del vaccino contro il Coronavirus richiesto ai partecipanti.

La nuova campionessa degli Australian Open è invece Aryna Sabalenka, che ha vinto il suo primo titolo Slam in carriera. La bielorussa ha sconfitto in finale la kazaka Elena Rybakina, campionessa a Wimbledon 2022. Un successo che arriva al termine di un'emozionante rimonta: Sabalenka, infatti, perde il primo set con lo score di 4-6 rendendosi autrice di ben cinque doppi falli, ma poi vince la tensione e si scatena nel secondo set, annullando due palle break in apertura e avviando da lì una rimonta senza esclusione di colpi. Il terzo è ad alta tensione, Rybakina salva una palla break nel quinto game, ma non riesce a imporsi nei vantaggi del settimo. Sabalenka vanifica con un doppio fallo uno dei quattro match point del decimo game, ma al quarto tentativo ce la fa: è lei la nuova regina di Melbourne.

Il torneo di doppio maschile vede l'affermazione casalinga della coppia di australiani Rinky Hijikata e Jason Kubler. I due ragazzi sono riusciti a gestire alla perfezione la loro prima esperienza su un palcoscenico di tale prestigio, e in finale hanno battuto una coppia decisamente più esperta di loro, quella formata da Hugo Nys e Jan Zielinski. Un successo archiviato con due set gestiti in scioltezza, i due diventano i quinti a vincere l'Australian Open senza essere teste di serie.

La finale di doppio femminile ha premiato le ceche Barbora Krejcikova e Katerina Siniakova, che hanno battuto le nipponiche Shuko Aoyama ed Ena Shibahara con il punteggio di 6-4 6-3 in un'ora e mezza di gioco. Il primo set volge facilmente a favore delle ceche dopo 47 minuti di gioco, mentre il secondo è più combattuto, con le asiatiche che passano anche a condurre sul 3-2; da quel momento, però, le ceche vincono gli ultimi quattro game e conquistano il successo.

L’Australian Open 2022, l’edizione numero 110 dell’Australian Open, è stato giocato nel complesso di Melbourne Park, in Australia, tra il 17 gennaio e il 30 gennaio 2022. Il torneo include per la categoria Seniors i tornei di singolare, doppio e doppio misto, riservati, in questo caso, ai soli giocatori vaccinati contro il Covid-19. Novak Djokovic, detentore del titolo dello scorso anno, non vaccinato, ha presentato al governo australiano un’esenzione medica speciale per partecipare al torneo di Melbourne. Il visto, però, non è stato giudicato regolare e il re del tennis è stato respinto e non è sceso in campo agli Australian Open di quest’anno.

Il torneo comprende competizioni di singolare e doppio maschile e femminile e doppio misto. Inoltre, sono previsti tornei di singolo e doppio per ragazzi e ragazze minorenni, eventi di singolo, doppio e quad per giocatori di tennis su sedia a rotelle. Il torneo si è disputato su 25 campi in cemento GreenSet. Questa stagione vede il debutto della Kia Arena, la quinta arena della competizione.

Rafael Nadal, che ha battuto in semifinale Berrettini, ha compiuto il colpaccio nella Finale degli Australian Open 2022, battendo il russo Daniil Medvedev con lo score di 2-6 6-7 (5) 6-4 6-4 7-5. La sfida, durata 5 ore e 28 minuti, ha visto lo spagnolo dominare il gioco e imporsi realizzando anche il primato degli Slam vinti, ossia 21, sorpassando Roger Federer e Novak Djokovic.

Nel singolare femminile, Naomi Osaka, la detentrice del titolo, è stata eliminata al terzo turno da Amanda Anisimova, poi, in finale, Ashleigh Barty ha sconfitto l’americana Danielle Collins con il punteggio di 6–3, 7–6. La numero 1 WTA vince per la prima volta in carriera a Melbourne. Basta un break per decidere il primo set sul 6-3, durato una mezzora. Nella seconda partita, Collins ottiene un break, poi un altro, si porta sul 5-1, poi sul 5-3, ma Ashleigh Barty la riacciuffa, si va al tie-break che l’australiana si aggiudica per 7 a 2. Barty festeggia il 15esimo titolo della sua carriera, il terzo Slam in assoluto dopo il Roland Garros 2019 e Wimbledon 2021.

Nick Kyrgios e Thanasi Kokkinakis hanno vinto il doppio maschile in una finale tutta australiana, dove i giocatori, entrambi di origine greca, si sono imposti sui connazionali Matthew Ebden e Max Purcell con il punteggio di 7-5, 6-4.

Per quanto riguarda il doppio femminile dell’Australian Open 2022, la coppia ceca formata da Barbora Krejcikova e Katerina Siniakova vince in finale battendo la kazaka Anna Danilina e la brasiliana Beatriz Haddad Maia: la vittoria in rimonta con il punteggio di (3)6-7 6-4 6-4 in poco meno di tre ore. L’accoppiata ceca conquista il suo quarto Slam dopo i successi al Roland Garros nel 2018 e nel 2021, poi a Wimbledon nel 2018.

Il doppio misto se lo sono aggiudicato Kiki Mladenovic e Ivan Dodig, coppia franco-croata. I due hanno sconfitto in finale Jaimee Furlis e Jason Kubler per 6-3 6-4, conquistando il primo titolo Slam insieme, andando tre volte al super-tiebreak in cinque match.

Dopo lo stop forzato del 2020 a causa della pandemia da Coronavirus, c’era una grande attesa per l’edizione 2021 dell’Australian Open, il primo grande evento internazionale della stagione tennistica.

Come da pronostico, ad aggiudicarsi il torneo maschile è stato Novak Djokovic, che conquista il suo nono trofeo australiano. Il giocatore numero 1 al mondo ha chiuso in meno di due ore il match contro Daniil Medvedev, con i parziali 7-5, 6-2, 6-2. Il primo set è deciso da un passaggio a vuoto di Medvedev nel 12° gioco, con il quale Djokovic può chiudere 7-5. Il russo va in confusione, dal 5 pari del primo set perde il servizio cinque volte in sei turni di battuta e si lascia sovrastare dalle giocate da campione del serbo. Sorprende questa totale sottomissione, considerando che Medvedev veniva da 20 vittorie consecutive e non era certo un esordiente in una finale Slam: nel 2019 aveva affrontato Rafael Nadal, contro il quale aveva perso. Con questa vittoria Djokovic conquista il suo diciottesimo Slam portandosi a meno due dai recordman Federer-Nadal, arrivati a quota 20. Sembra ancora lontana la svolta generazionale in grado di mettere fine al regno dei tre grandi, che possono essere battuti solo dal tempo che passa. Nel corso di questo torneo, Djokovic ha eliminato nell’ordine: Chardy, Tiafoe, Fritz (l’unico a strappargli 2 set), Raonic, Zverev, Karatsev e Medvedev.

Nel singolare femminile trionfa Naomi Osaka, già vincitrice della coppa nel 2019. La giapponese ha battuto in finale Jennifer Brady, n. 24 del ranking e 22 del seeding, ma ha fatto ancora più notizia l’eliminazione in semifinale di Serena Williams. In finale Osaka ha dato il meglio di sé, soffrendo molto nel primo set per poi recuperare e chiudere il match in poco più di un’ora con i parziali di 6-4 6-3. Per Osaka questa vittoria significa un altro Slam della sua carriera, il quarto su altrettante finali giocate: è la dimostrazione che questa giocatrice non sbaglia negli appuntamenti importanti, nei quali si distingue sempre. La giapponese si riporta seconda nel ranking WTA ed è la terza atleta dell’era Open (assieme a Federer e Seles) ad aver vinto le prime 4 finali major disputate.

La 108ª edizione del torneo Australian Open 2020 si è giocata nel complesso di Melbourne Park tra il 20 gennaio e il 2 febbraio 2020 per un totale di 14 giornate. Il prestigioso torneo ha incluso le gare di singolare, doppio e doppio misto per la categoria Senior, più due titoli per le categorie Junior (under 18) e tennis in carrozzina.

Novak Djokovic, detentore del titolo nel singolare maschile, si riconferma campione dopo aver sconfitto l'austriaco Dominic Thiem in finale, mentre la Osaka, detentrice del singolare femminile, è stata eliminata da Cori Gauff al terzo turno. L'americana Sofia Kenin è la campionessa del singolare femminile. Il doppio maschile è stato vinto dal duo Rajeev Ram-Joe Salisbury, il doppio femminile dall'ungherese Tímea Babos e dalla francese Kristina Mladenovic, mentre il doppio misto ha visto il trionfo della coppia Barbora Krejčíková-Nikola Mektić.

Novak Djokovic, giunto nel torneo come favorito, chiude la stagione da campione: giunto in finale per 7 volte, il giocatore serbo ha vinto il torneo in tutte e 7 le occasioni.

Chi ha stupito veramente in questa edizione degli Australian Open è stata Sofia Kenin, che ha saputo gestire i momenti cruciali della competizione con fredda determinazione, una qualità rara nel femminile.

Tra il 14 e il 27 gennaio 2019, si è disputata l’edizione numero 107 dell’Australian Open, il primo dei quattro tornei del Grande Slam del 2019.

Roger Federer, che deteneva il titolo nel singolare maschile da due anni, è stato eliminato al quarto turno da Stefanos Tsitsipas. Novak Djokovic si conferma campione e conquista il suo settimo titolo sconfiggendo Rafael Nadal in finale (punteggio 6–3, 6–2, 6–3).

Questa edizione degli Australian Open ha visto per la prima volta il tie-break nel set decisivo: invece di arrivare a sette, il tie-break del set decisivo viene vinto dal primo giocatore che raggiunge quota 10 punti con un distacco di due punti almeno.

I vincitori delle altre categorie sono: Naomi Ōsaka (singolare femminile), Pierre-Hugues Herbert/Nicolas Mahut (doppio maschile), Samantha Stosur/Zhang Shuai (doppio femminile), Barbora Krejčíková/Rajeev Ram (doppio misto), Lorenzo Musetti (singolare ragazzi), Clara Taurel (singolare ragazze), Jonáš Forejtek/Dalibor Svrčina (doppio ragazzi), Natsumi Kawaguchi/Adrienn Nagy (doppio ragazze), Mansour Bahrami/Mark Philippoussis (doppio leggende maschile), Gustavo Fernández (singolare maschile in carrozzina), Diede de Groot (singolare femminile in carrozzina), Dylan Alcott (quad singolare), Joachim Gérard/Stefan Olsson (doppio maschile in carrozzina), Diede de Groot/Aniek van Koot (doppio femminile in carrozzina), Dylan Alcott/Heath Davidson (quad doppio).

Quella dell'Australian Open è la storia di un torneo che ha vissuto due vite: una appartiene a una fase primordiale del tennis, con campi ancora in erba e giocatori australiani e statunitensi a contendersi la vittoria di un torneo che paga poco più di 7 mila dollari al vincitore; l'altra vita, invece, è più simile invece a quella di un torneo di lusso, disputato in centro, con un alto montepremi conteso da tutte le stelle della racchetta. L'Open d'Australia è oggi a tutti gli effetti parte integrante, e importate, del circuito ATP e WTA, ma merita di essere raccontato attraverso due storie che ugualmente parlano di una seconda vita: quelle di Mark Edmondson e Roger Federer.

Mark Edmondson, per gli amici Edo, era un operaio con grossi baffi a manubrio ed un sogno nel cassetto: diventare un asso del tennis. Nato il 1954 nel Nuovo Galles del Sud, il giovane Edo sembra più un rugbista a giudicare dalla poderosità del suo fisico, ma nella vita fa le pulizie per finanziare le sue partecipazioni a tornei nazionali e internazionali. Il risultato di questi sforzi lo porta al numero 212 del ranking maschile del tempo. Ottiene un posto nel tabellone dell'Open d'Australia del '76, si gioca ancora al Kooyong Lawn, Edo è ospite da un amico che vive a un'ora dai campi di gioco. Edmondson regola nell'ordine: Peter Feigl, Phil Dent (finalista due anni prima), Brian Fairlie e Dick Crealy. Giunto in semifinale, a questo punto la stampa si chiede se Edo soffra di vertigini, ma non è così: battuto prima Ken Rosewall (numero 2 al mondo) e poi in finale Ken Newcombe (campione in carica e primo nel ranking). Da quel giorno comincia una carriera che sarà discreta per Edmondson, passato dal buio alla luce, appunto, un'altra vita, stavolta da campione.

Roger Federer, per molti Re Roger, a differenza di Edmondson è sempre stato un campione di mestiere, leggenda nel tempo libero. Nel 2016 gli infortuni lo costringono a chiudere prima la stagione rinunciando alle Olimpiadi, non avendo vinto nessun titolo e chiudendo fuori dalla top ten dopo 14 anni. Per lui, che di anni ne ha 35, qualcuno parla di carriera finita. Qui invece comincia un'altra vita, dall'Australia, anzi, dall'Australian Open 2017 che vincerà riportandosi tra i primi 10. Qualche mese dopo bisserà a Wimbledon con il suo sigillo numero 8 al torneo inglese, chiude la stagione con 7 titoli vinti e secondo nel ranking. L'apoteosi arriva nei primi giorni del 2018, sempre in Australia, davanti a un pubblico che ha l'onore di vedere per la prima volta un uomo vincere il suo ventesimo slam (finora c'erano riusciti solo 3 atleti, tutte donne), un'altra vita comincia, stavolta da leggenda assoluta.